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Costellazioni Familiari: Un Viaggio Spirituale tra le Radici dell’Anima

Nel cammino verso la guarigione autentica, arriva un momento in cui sentiamo il bisogno di guardarci dentro con occhi nuovi. Per me, questo momento è arrivato quando ho scelto di iniziare il mio percorso di studio per diventare costellatrice familiare. Una scelta che non nasce dalla mente, ma da un richiamo profondo dell’anima.

Le costellazioni familiari, spesso associate a una metodologia terapeutica sistemica, si rivelano in realtà uno strumento spirituale potentissimo. Ci permettono di entrare in contatto con ciò che vive al di là del visibile: l’invisibile legame che ci unisce ai nostri antenati, alla loro storia, alle ferite non dette che, come rami di un albero, continuano a vivere dentro di noi.


Il Campo Morfogenetico: la Memoria Vivente del Sistema Familiare

Alla base del lavoro delle costellazioni c’è il concetto di campo morfogenetico, introdotto dal biologo Rupert Sheldrake. Si tratta di un campo energetico invisibile che conserva la memoria di un sistema, in questo caso quello familiare. Ogni membro della famiglia, anche se scomparso da tempo, lascia una traccia in questo campo. Le emozioni non elaborate, i traumi, i destini difficili si depositano lì, influenzando il presente in modo silenzioso ma tangibile.

Quando ci apriamo a questo campo durante una costellazione, possiamo sentire — a volte persino fisicamente — queste memorie riattivarsi, affiorare, chiedere riconoscimento e risoluzione. È come se l’inconscio collettivo della nostra famiglia si rivelasse per permetterci di riportare ordine, amore e verità laddove c’è stato dolore o esclusione.


Spirito, Mente e Corpo: una Connessione Indissolubile

Il lavoro delle costellazioni non si limita alla mente. Tocca lo spirito, nel senso più alto del termine, perché ci collega a qualcosa di più grande di noi: l’anima familiare, il disegno invisibile delle nostre incarnazioni, il mistero della vita e della morte. Tocca la mente, perché ci offre comprensioni profonde, spesso improvvise, che ristrutturano il nostro modo di pensare a noi stessi e agli altri. E infine tocca il corpo, perché ogni emozione non vissuta si è sedimentata nei nostri tessuti, nei nostri organi, nelle nostre posture.

Attraverso le costellazioni, il corpo si alleggerisce, la mente si apre e lo spirito si ricollega alla sua missione originaria. È un atto sacro, un rituale moderno che onora il passato per liberare il futuro.


Conoscere le Proprie Radici per Volare

Nel mio cammino olistico, ho imparato che nessuna guarigione è completa se non onoriamo la nostra storia. Ogni nonna silenziosa, ogni zio dimenticato, ogni bambino mai nato ha un posto nell’albero genealogico e un posto nel nostro cuore. Scoprire le proprie radici è un atto d’amore, un atto di verità e di riconnessione con l’anima.

Diventare costellatrice per me non è solo imparare una tecnica, ma prepararmi ad accompagnare le persone nel viaggio più sacro che esista: quello dentro sé stessi, attraverso le generazioni, verso la libertà dell’anima.

 
 
 

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